Si è soliti parlare di setto nasale deviato quando la sottile lamina osteo-cartilaginea che separa le due fosse (o cavità) nasali, collegate con l’esterno grazie alle narici, risulta non perfettamente allineata in senso verticale.
Quando ciò accade, il flusso d’aria che attraversa le narici risulta compromesso o addirittura inesistente. In casi come questi si parla di ostruzione o congestione nasale di tipo patologico.
Setto nasale deviato, le cause:
Il setto nasale deviato può essere presente dalla nascita o effetto di un episodio di natura traumatica. Nel primo caso le cause sono da ricondurre ad un avvenimento (del tutto imponderabile) verificatosi durante lo sviluppo fetale oppure ad un parto problematico.
Meno comuni sono i casi di gravi malattie genetiche come la sindrome di Marfan, la omocistinuria o la sindrome di Ehlers-Danlos, che presentano, tra le varie caratteristiche patologiche, anche la deviazione del setto nasale. Se invece il disturbo insorge col passare degli anni è probabile che questo sia il frutto di un evento traumatico.
In questo senso le cause più comuni vanno ritrovate agli scontri di gioco che si verificano con una certa incidenza negli sport di contatto come calcio, rugby, pugilato o anche agli incidenti stradali e domestici.
Anche il normale processo di invecchiamento incide sull’anatomia delle cavità nasali, peggiorando, in alcuni casi, la deviazione del setto nasale. Se questa diventa particolarmente problematica allora è il caso di ricorrere alla chirurgia.
Come ci si accorge di avere il setto nasale deviato? I sintomi:
Ma come ci si accorge della deviazione del setto nasale? Spesso questa condizione non presenta alcun sintomo, al punto che molte persone ignorano di esserne affette. Al contrario può capitare che una o entrambe le narici risultino ostruite, provocando difficoltà nella normale respirazione.
In presenza di raffreddore o allergia il problema si aggrava, poiché si riduce ulteriormente il passaggio per l’aria. Altri sintomi ricollegabili ad una deviazione del setto sono una frequente epistassi, giustificata dal fatto che la difformità del naso porta la mucosa a seccarsi, dolore facciale, disturbi respiratori nel sonno (russare) e consapevolezza del ciclo nasale.
Le complicazioni:
Si parla di congestione nasale patologica se insorge bocca secca, senso di pressione ad una delle cavità nasali o sonno disturbato. La condizione di bocca secca, nota anche come xerostomia, è data dal fatto che il paziente è portato a respirare costantemente con la bocca.
Ma quando è il caso di rivolgersi ad un medico? Un consulto è indicato in presenza di frequenti epistassi, quando la sensazione di naso chiuso non migliora neanche con gli spray appositi e quando si sviluppano continue infezioni ai seni nasali.
La diagnosi di setto nasale deviato viene eseguita dal medico solitamente dopo attento esame obiettivo e dopo aver chiesto al paziente di descrivere tutti i sintomi riscontrati. Durante la visita, il medico utilizza il cosiddetto speculum nasale per aprire bene le narici e in contemporanea le perlustra con una luce molto forte.
Non è raro che il medico decida di visionare le cavità nasali prima e dopo un trattamento decongestionante, così da valutare la reazione dei tessuti interni nasali. In alcuni casi il camice bianco deve fare ricorso invece ad un esame più invasivo per il paziente: l’endoscopia nasale, un processo che dura solitamente una ventina di minuti e si traduce nell’inserimento di tubo rigido munito da una parte di una luce e di una telecamera che proietta le immagini su un monitor.
Prima dell’endoscopia, per limitare la sensazione di fastidio, si è soliti impiegare un anestetico locale ed attuare un trattamento decongestionante.
Setto nasale deviato, il trattamento:
Esistono diversi rimedi, dilatatori nasali come Real dreams Pro o Dormirelax, che possono donare un sollievo temporaneo per la notte.
Tutti i trattamenti di tipo farmacologico rappresentano una soluzione temporanea e non definitiva alla deviazione del setto nasale deviato. Solitamente l’impiego di decongestionanti nasali, antistaminici, spray al cortisone ecc. costituiscono un rimedio in grado di alleviare i sintomi e fornire un sollievo temporaneo.
L’unica soluzione definitiva per la risoluzione del problema è rappresentata dall’intervento chirurgico, che prende il nome di settoplastica. Nel corso dell’operazione, il medico chirurgo provvederà a raddrizzare il setto nasale: nei casi più problematici è possibile anche rimuovere il pezzo di setto deviato e, una volta raddrizzato, reinserirlo nell’apposita sede.
Tutto avviene in anestesia locale o generale, a seconda delle condizioni generali del paziente e delle preferenze del chirurgo. Bisogna però sottolineare come, per quanto i risultati della settoplastica siano ottimali, a sperimentare i benefici maggiori siano quei pazienti che si sottopongono all’intervento partendo da una deviazione più lieve.
Non bisogna illudersi che questo tipo di intervento annulli definitivamente le manifestazioni allergiche e la sensazione di prurito al naso. La prognosi è positiva trattandosi di un intervento semplice, ambulatoriale. Chi non presenta i caratteristici sintomi può però fare a meno di sottoporsi all’intervento chirurgico.